Nativi digitali e social, ma anche influencer e consumatori consapevoli, abituati all’interazione costante con i propri coetanei, oltre che all’accesso rapido e immediato alle informazioni: sono loro ad influenzare il mercato di oggi.

Generazione Z:  nati tra il 1997 e il 2010, col termine Generazione Z si identificano tutti coloro che hanno raggiunto l’età adulta nel 21esimo secolo. Sono i figli di questo millennio, successori dei Millennials, ma cosa sappiamo di questa generazione?

  • Sappiamo che sono i veri nativi digitali.
  • Sappiamo che sono i più attaccati ai social
  • Sappiamo che è la dimensione che prediligono per stringere amicizie e condividere momenti.
    Cresciuti tra Spotify e Netflix, a differenza dalle generazioni precedenti, hanno una forte propensione allo streaming.

Queste caratteristiche hanno influenzato il loro stile di vita e stanno rivoluzionando l’approccio con cui le aziende sono inevitabilmente costrette a integrare queste risorse nel miglior modo possibile.
Infatti il mercato non può adottare, come per i Millennials, solamente il metodo della multicanalità.

La Generazione Z si fida più degli influencer, ragazzi come loro in cui si riconoscono e con i quali è più facile comunicare, che delle celebrità o i vecchi “testimonials”. È una generazione molto concentrata sulla  fase di pre-acquisto durante la quale, grazie ai mezzi a disposizione, si informa e sceglie il brand che più la rappresenta ricercando la perfetta combinazione tra esperienza di acquisto e di consumo.

È necessario quindi approfondire bene la conoscenza di questa generazione prima di orientare su questi giovani la vendita. Giovani che a breve saranno già adulti con un ulteriore potere d’acquisto.

Non basta infatti un’immagine statica ad attirare la loro attenzione, hanno bisogno di essere coinvolti nel “dietro le quinte” di un’azienda e di prendere confidenza con il brand.
A catturare questi “futuri adulti” che vogliono dimostrarsi autentici e con dei forti valori sono le aziende trasparenti, originali e di qualità.

La Generazione Z ha ereditato un mondo afflitto da problemi come il surriscaldamento globale e i cambiamenti climatici, per questo è più attenta all’ambiente rispetto alle precedenti. Infatti Pinterest ha scoperto che i Millennials e la Generazione Z hanno il doppio delle probabilità di cercare idee relative alla sostenibilità e all’ambiente rispetto a coloro che hanno più di 38 anni.
Per questo, le aziende che si dimostrano “eco-friendly”, hanno più possibilità di catturare la loro attenzione.
Una ricerca di Havas dimostra infatti che il 75% dei ragazzi è disposto a scegliere un brand in base all’impegno nell’ambito ambientale, indipendentemente dal prodotto o servizio che esso veicola.

Chi vende nel B2C come conquista la Generazione Z?

Il primo passo, come abbiamo visto, è lo studio di questo gruppo per poterlo conoscere al meglio e poter realizzare una strategia vincente scegliendo i mezzi migliori e coinvolgendo i soggetti più adatti. Bisogna quindi permettere alla nuova generazione di conoscere il brand e i suoi valori in modo autentico, semplice e trasparente.

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